Monteriggioni è tra i più noti esempi di Borgo Fortificato in Italia, un piccolo paese di soli 42 abitanti circondato da una cerchia muraria al cui interno ci sono le abitazioni dei cittadini, due bar, un negozio di alimentari, due ristoranti, un negozio di souvenir, un’erboristeria, un albergo e una rivendita di prodotti tipici.
Le mura di Monteriggioni, fondata dai senesi nel 1203, furono innalzate tra il 1213 e il 1219 (e successivamente rinforzate nel 1260, 1270 fino al 1545) su una collinetta naturale a dominio e sorveglianza della via Cassia/Francigena, come avamposto contro Firenze, storica rivale di Siena, che in quel periodo stava espandendo a vista d'occhio il suo territorio.
Il tracciato quasi perfettamente circolare delle mura fu ottenuto semplicemente seguendo l’andamento delle curve di livello del terreno. I collegamenti con l’esterno furono affidati ad un solo asse stradale che attraversa il borgo da est ad ovest, limitando così il numero delle porte di accesso, punti deboli per eccellenza. All’interno delle mura una fascia di rispetto separa nettamente l’abitato dalla struttura difensiva
Le uniche modifiche all’aspetto originario del borgo furono apportane all’inizio del secolo XVI° quando le torri furono abbassate e si accumulò terra alla base delle mura creando una sorta di “bastione” per ridurre il fronte al tiro delle armi da fuoco.
Nell’antichità Monteriggioni aveva fama di fortezza inespugnabile; cadde solo in seguito al tradimento di un fuoriuscito fiorentino, Giovannino Zeti che con la scusa "dell'acqua guasta di un pozzo" la consegno nel 1554, senza combattere, agli imperiali di Carlo V comandati del Marchese di Maragliano Jacopo dei Medici.
Cinta muraria
Sempre accessibile, a pagamento (2€), in corrispondenza delle 2 porte di accesso al borgo.
Di forma ellittica (con asse maggiore di 172 m), avvolge la sommità di un alto colle chiamato monte Ala che domina sulle pianure e colline circostanti. Le mura coprono una lunghezza di 570 mi, hanno uno spessore di 2 m e sono intervallate da 14 torri quadrangolari dotate di merlature e bertesche (specie di balconi in legno che sporgevano nei punti di maggiore impegno difensivo) e due porte: la Porta Franca o Romea (verso Siena) sorge alla base di un torrione mentre quella di S.Giovanni (verso Firenze) si apre nelle mura ed è difesa da una delle torri del perimetro fortificato; di una terza porta rimangono solo le tracce.
All'esterno era circondata da un fossato che, riempito di carbone, veniva incendiato in caso di assedio. In corrispondenza di una delle due porte di accesso conservate, inoltre, sembra fosse posta una ulteriore struttura di difesa, un rivellino (avamposto) di forma rettangolare.
Le torri
A base rettangolare di 4x6 m, si elevano al di sopra delle mura per 6,5 metri; nel medioevo l'altezza raggiungeva i 15 metri. Oggi sono visibili solo 11 delle 14 torri originarie; le altre 3 invece sono ridotte a livello delle mura. Al di sopra delle mura vi era un camminamento di ronda che percorreva l'intera cinta muraria.
Dopo aver attraversato la porta principale del castello ed avere percorso la strada per un breve tratto, si arriva nella piazza principale che mantiene le caratteristiche dei borghi della Toscana, con tocchi di vegetazione dei giardini ed orti circostanti.
La piazza, come del resto tutto il borgo, un tempo era privsa di pavimentazione; fu lastricata negli anni 60 con un materiale locale detto "Pietra di Torre" proveniente dalle cave di Rosia.
La Chiesa
La pieve di Monteriggioni costruita nel 1219 ed intitolata a S. Maria Assunta, si presenta a navata unica, molto ampia, coperta con volte a vela aderenti alle travature del tetto, dove è ancora leggibile il segno delle antiche capriate. La navata termina con un abside quadrata con volte a crociera in stile gotico dove è presente all’interno il coro ligneo risalente al XVI sec posto dietro all’altare maggiore.La facciata policroma è costituita da calci in travertino e pietra serena; su di essa si apre un grande portale sormontato da un archivolto al di sopra del quale si apre un occhio con decorazioni in laterizio.
Il campanile fu eretto nel XVIII sec dal pievano Mecacci utilizzando secondo la tradizione il materiale dell’antica chiesa di S.Giovanni a Stecchi.All’interno della chiesa sono conservati:
2 Tabernacoli risalenti al XV secoloQuadro della Madonna del VanniCrocifisso ligneo Campana del 1298 donata alla chiesa dalla Repubblica di Siena.
Festa medievale
Ogni estate Monteriggioni rievoca il suo glorioso passato: In occasione della sua festa medievale tutti gli abitanti indossano abiti d'epoca interpretando per alcuni giorni uno specifico personaggio. Ogni segno di modernità, come macchine ed energia elettrica, è bandito, mentre la moneta corrente viene cambiata con "lo scudo di Monteriggioni" grazie al quale è possibile gustare gli "antichi" sapori dei prodotti tipici del borgo.
Monteriggioni e Dante
La vista della cittadella all’epoca del suo massimo splendore doveva suscitare grande impressione se Dante, nella sua Divina Commedia (Inferno canto XXXI, vv. 40-45), paragonò i giganti posti tra l'VIII e il IX cerchio dell'Inferno alle sue alte torri:
... però che come in su la cerchia tonda
Monteriggioni di torri si corona,
li orribili giganti, cui minaccia
Giove del cielo ancora quando tona
Monteriggioni si trova in provincia di Siena a due passi dal Chianti, vicino a importanti città d'arte.
Autostrada A1 , uscire a Firenze Certosa, prendere la superstrada ( Autopalio ) in direzione di Siena , uscire a Monteriggioni e seguire le indicazioni per il Castello.
A Monteriggioni sono vietate le auto ed esistono solo due parcheggi: uno più grande (e distante circa 5 minuti) e un altro più piccolo (a pagamento) nei pressi della porta Romea (verso Siena).